ASM

Le origini 

1867: Luigi Monti, imprenditore, stipula con il Comune di Vigevano un contratto per l’illuminazione pubblica a gas della città (il contratto copre il periodo 1868-1908). Il contratto ha in sé anche il capitolato per la costruzione di una Usina gaz.

L’illuminazione sarà assicurata dalla lampada Argand, dal nome dello svizzero che la aveva inventata, introdotta in Europa alla fine del ‘700.

Il Comune farà installare 60 fanali a petrolio di questo tipo.

Il terreno per la fabbrica fu reperito in via S. Caterina fuori Porta Bergonzone per 3.154 m2 pagati 3.090 lire. Il Comune si obbliga da un consumo annuo di 43.000 metri cubi al prezzo totale di 11.000 lire. La nuova illuminazione prevedeva 150 fanali di cui la metà accesi fino al mattino e l’altra solo fino a mezzanotte. Il consumo totale di gas sarà di 10.1240 lire l’anno, il petrolio costerà 768 lire. Eventuali consumi aggiuntivi saranno addebitati a 28 centesimi al metro cubo.

La società Monti dovrà realizzare tutte le opere di canalizzazione entro un anno e dovrà offrire  il servizio a non oltre 50 cent. al metro cubo.

I consumi effettivi furono sempre in crescita fino ai 41.323 metri del 1901 per un costo globale di 10.578 lire cioè 25,6 cent. al metro. Furono anche installati fanali aggiuntivi (ai primitivi 150) con un consumo di altri 8.220 metri cubi ed una spesa di altre 230 lire.

 I passi successivi

Il contratto si dimostra oneroso per la ditta Monti: si richiedono illuminazioni anche in zone periferiche, l’utenza privata è ancora limitata, il combustibile tradizionale nelle case (legna e petrolio) è a basso costo, il pericolo di scoppi è ancora elevato.

L’Usina del gaz fallisce già nel 1872 ed è ceduta alla Società anonima del Gaz guidata da imprenditori locali fra i quali i fratelli Bonacossa, industriali della seta.

Tutto prosegue fino al ‘900 quando un pesante attacco sul foglio locale (L’Indipendente – 7.6.1902)

accusa la scarsa qualità del servizio: poca luce, guasti frequenti, scarsa manutenzione dei lampioni.

Sono previste multe per accensione tardiva dei fanali e la tardiva manutenzione ma la Giunta non ne applica pressoché mai.

Solo nell’aprile del 1901 alla società fornitrice sono applicate multe per 475,21 lire. La polemica contro i Bonacossa è alimentata dalla componente socialista della Civica Amministrazione. 

Il secolo XIX 

All’inizio del secolo entra in vigore la legge Montemartini (assessore al Comune di Roma) che prevede la municipalizzazione di diversi servizi (la legge è del 1903 ed i servizi municipalizzabili sono 19).

A Vigevano nel 1902 i socialisti inseriscono la municipalizzazione del gas nel loro programma per le lezioni amministrative di giugno. Si fa anche presente che il prezzo del gas a Vigevano città è molto superiore a quello pagato in altre   città lombarde. (a Voghera prima della municipalizzazione il gas costava 40 cent. al metro, dopo solo 13!).

I socialisti perdono le elezioni e solo nel 1905 si pone nuovamente il tema in Consiglio comunale.

Nel frattempo il contratto è trasferito alla ditta Sartirana.

Con le successive elezioni del 1908 (sindaco sarà l’avv. Robutti) il tema entra ufficialmente nel programma del Comune. Nella seduta del 9 ottobre 1908 il progetto è approvato.

Ad evitare possibili problemi si indice un referendum popolare sul tema che è nuovamente vincente con il 74% dei voti favorevoli (17 aprile 1910).

La gestione, nel contempo, è affidata alla ditta Badoni di Castello sopra Lecco (fino al dicembre 1911).

Si avviano studi e progetti di ammodernamento.

Il 16 febbraio 1912 si riunisce per la prima volta la nuova commissione amministratrice (presidente l’ing. Rodolfo Vanzetto, membri effettivi Luigi Santagostino e Tommaso Mercalli, membro supplente Enrico Biffignandi, direttore Bruno Carloni). Nasce l’AMG.

Fino al 1920 si caratterizza un forte passivo contabile. Spesso le perdite sono appianate dallo Stato.

L’organico è notevole: 6 fuochisti, cinque accenditori, un operaio di scorta, un apparecchiatore, un aiuto apparecchiatore, un esattore, un contabile, un’applicata, un direttore tecnico (dal 1921).

La Grande Guerra crea necessità di più ampie forniture di gas per le fabbriche di scarpe vigevanese e la riduzione dell’erogazione per i privati (dalle 6.30 alle 12 e dalle 17 alle 22).

All’inizio del ’21 la Civica amministrazione indica di sostituire rapidamente l’erogazione del gas con quello dell’energia elettrica.

Nel 1923 la AMG si limiterà a fornire gas ai privati e ai motori di poche aziende. Il progetto è gestito dalla società Anonima Elettricità del Ticino e prevede 203 punti luce pubblici.

Il 27 settembre 1924 una decisione comunale decreta la cessione a privati dell’AMG.

L’officina sarà oggetto di pesanti ristrutturazioni negli anni 1927-31 (podestà Geppe Scotti).

Negli anni ’24- ’31 il numero degli utenti del gas sale da 2012 a 3700. 

Le grandi aziende e l’acquedotto 

Gli anni Trenta vedono in città sorgere ed affermarsi aziende nel comparto calzaturiero e delle macchine per calzature (836 imprese calzaturiere nel 1937 con una produzione di 90 mila paia di scarpe al giorno).

La popolazione passa dai 30.029 abitanti del ’21 ai 39,489 del ’36.

Nel 1935 il Piano regolatore prevede lo sviluppo fino a 60.000 abitanti in 45 anni.

Si avviano anche i lavori per il nuovo acquedotto.

La centrale sorge in zona Prati della Madonna dei Sette Dolori (attuale via Trieste).

L’acquedotto sarà attivo dal 1931 (300 utenti) e già nel 1939 conterà 1.114 utenti (le tariffe sono particolarmente basse: 0,53 lire al metro cubo)..

I lavori sono finanziati dalle ditte appaltatrici e costano 2.800.000 lire. 

I rifiuti

Fino ad allora i rifiuti erano ritirati da carri trainati da cavalli.

Nel business entra la FIAT che mette a punto un sistema denominato OTSU avviato inizialmente per la città di Milano. Il 24 dicembre 1934, la società consociata FIAT, avanza un’offerta al Comune di Vigevano.

Il contratto è firmato il 23 luglio 1935 ed ha durata di 10 anni. Gli impianti per il trattamento dei rifiuti sono costruiti il località S. Sebastiano (fra via Duse e viale Tetrarca) su un terreno acquistato dal Comune da un privato (7.000 metri).

Gli inizi sono difficili in quanto occorre pagare il servizio (nel 1937 si ritirano solo 19 m3 al giorni di rifiuti). 

La seconda guerra mondiale e gli anni successivi

La guerra porta la difficoltà di rifornirsi di carbone coke.

Le vicende della guerra portano anche alla sostituzione di diversi dirigenti delle aziende municipalizzate.

Nel dicembre 1945 si riattiva la distribuzione del gas solo per poche ore al giorno.

Nel 28 luglio 1949 arriva a Vigevano il metano (in realtà si tratta ancora di un progetto, occorrerà aspettare diversi anni per sua affermazione effettiva). Importante l’incontro del 6 maggio 1951 organizzato dal locale on. Mussini con il famoso ing. Mattei dell’ENI.

Sarà solo nel 1955 che si avvieranno i lavoro per la nuova rete distributiva (il collaudo avverrà solo il 7 marzo 1957, il 24 giugno dello stesso anno il metano arriva davvero in città)

Nel 1958 si fa avanti una proposta della Cogegas per la fornitura di gas per gli impianti di riscaldamento che non è accettata.

Nel luglio dello stesso anno si attiva un piano di finanziamento per l’Azienda del Gas di 280 milioni (la popolazione è in forte crescita per gli oltre tremila emigrati che ogni anno arrivano. Nelle fabbriche lavorano 27.500 addetti. La popolazione toccherà il massimo storico nel 1973 con 68.462 abitanti, fino al calo sotto i 60.00 attuali).

Le statistiche dell’epoca parlano di 23835 abitazioni nel ’71 di cui 22230 con acqua interna, 23869 con elettricità, 6779 con gas da rete e 10198 con riscaldamento centralizzato.

Nel 1965 si firma a Metanopoli un contratto per 5 anni per l’erogazione di 72.000 m3 di metano al giorno.

Nel frattempo il 19 luglio 1963 il Comune (sindaco Sogliano) ha approvato un progetto pluriennale per la prima volta a 9 zeri (1.070.970.000 lire) per il potenziamento dell’azienda del gas (progetto Ciocca). I prezzi saranno abbassati ( da 34 lire al metro del 1958 alle 26,64 attuali). 

Fine anni ’60 e anni ‘70

Sulle municipalizzazione naufraga la Giunta di Centro Sinistra.

Viene smantellata la vecchia Officina di via Leonardo da Vinci (luogo ancora oggi denominato Gas).

Nel 1970 nasce definitivamente l’Azienda unificata gas, acqua e nettezza urbana, una azienda di 122 dipendenti ed un patrimonio di 900 milioni di lire.

La vecchia sede dell’OTSU sarà rinnovata completamente nel 1973.

Dall’inizio dell’erogazione anche il metano, in 7 anni, raggiunge l’intera città (alla fine del 1970 si era iniziato con 212 famigli di corso Genova). In 7 anni l’ASM investe 2 miliardi e 850 milioni completando la Centrale di S. Marco e stendendo ben 118 Km di tubature.

L’erogazione del metano salirà dai 40 milioni di m3 del 1978 agli oltre 65 milioni del 2001 (la società sarà sempre in utile). Gli ultimi allacciamenti riguardano l’Ospedale (1983).

Lo sviluppo delle strutture distributive del gas è gestito da un’altra società storica vigevanese: la IVCES con la consociata F.lli Bocca. 

I rifiuti

La produzione dei rifiuti è in continuo aumento nonostante una popolazione decrescente (quasi 30 milioni di tonnellate negli ultimi anni).

Dal 1970 i rifiuti si bruciano. A Vigevano nel 1977 entra in funzione l’impianto di incenerimento di corso Torino (ufficialmente inaugurato dal sindaco Bertone il 7 luglio).

La Lomellina si consorzia, nasce il CLIR che serve più Comuni della zona. Nell’ottobre 1977 Vigevano entra nel Consorzio e affitta il proprio inceneritore allo stesso.

In città arrivano nell’agosto 1980 i primi cassonetti.

Nel settembre 1983 l’impianto di corso Torino è chiuso su decreto regionale (non offre sufficienti garanzie di sicurezza). Si ritorna alle discariche, la nostra immondizia viaggerà verso Casatisma ma anche verso il Piemonte ed il Sud.

Intanto i rifiuti per abitante crescono sempre (da 0,672 Kg/gg ai circa 1,2 attuali).Nasce la discarica della Belcreda nel Parco del Ticino che subito agita pesanti polemiche (sarà attivata solo nel ‘92).

Nel dicembre 97 si avviano i lavori per il nuovo inceneritore di Parona.

Acqua

 I primi problemi di erogazione sono già del 1950 con la sospensione per alcune ore in estate (il consumo è già molto alto, 135 litri/gg/persona).

L’acquedotto passa al Comune nel 1970 (ci sono ancora diversi utenti non censiti).

Nel 1986 il primo serio problema: il sindaco di Cassolnovo vieta l’uso di acqua portabile. La Lomellina è in emergenza. Nell’acqua si sono riscontrate tracce eccessive di atrazina. La stessa cosa si ripeterà a Vigevano l’anno successivo (26 marzo). Si scava un nuovo pozzo, ma una legge eleva il limite delle tracce di atrazina e il problema è…risolto!

Il consumo continua a salire (243/m3/gg per abitante nel 1971 , 341 nel 2001).

L’acquedotto arriverà ad avere 9 centrali, 14 pozzi e oltre 210 km di estensione.

La rete fognaria

La rete resta per molti decenni invariata.

Si lanciano progetti di ristrutturazione a più riprese: 1923, 1949, 1954, 1968.

Finalmente si dà inizio ai lavori che continueranno fino al 2001.

La SpA 

Il 19 dicembre 2000 l’Azienda diventa ASM Vigevano e Lomellina.

I servizi complessivamente gestiti vanno da quello del ciclo integrato delle acque, il servizio di vendita di gas combustibili, produzione e distribuzione di energia elettrica, gestione impianti di teleriscaldamento, impianti di pubblica illuminazione, impianti di illuminazione cimiteriale, impianti di stoccaggio rifiuti e altri ancora.

La legge aveva poi prescritto la separazione fra le società produttrici e quelle distributrici dell’energia.

Già dagli anni ’90 l’ASM si era allargata per gestire servizi anche per altri Comuni della Lomellina (a partire da Garlasco per poi passare a Cassolnovo, Gambolò, Langosco, S. Angelo Lom., Candia, Cozzo, Frascarolo, Torre Beretti, Pieve del Cairo, Lomello,  Borgo S. Siro, Nicorvo, Gropello, Galliavola)

Oggi

Nel campo del gas si emette una carta dei diritti degli utenti (2002): le utenze aperte sono ben oltre 24.000. L’azienda conta 25 dipendenti.

Nel settore acqua con 32 dipendenti l’azienda gestisce oltre 34.00 utenze per un totale di oltre 103.000 cittadini del territorio.

Nel settore igiene ambientale (64 dipendenti) si gestiscono: 1785 cassonetti, 2325 trespoli, 660 bidoni unifamiliari, 100 grandi contenitori (1700 litri), 11 autocompattatori, ecc. Si raccolgono oltre 6 tonnellate di rifiuti differenziati e si gestisce, in via Ristori, un Centro multiraccolta.

Nel settore fognature (7 dipendenti) si gestiscono 127.563 metri di fognature.

Depurazione acque (10 dipendenti) : gestione linea fanghi e linea liquami.

Onoranze funebri: 13.000 utenti illuminazione elettrica votiva, 400 trasporti annui nel Comune e 50 in Comuni vicini.

Il tutto è completato da uffici amministrativi, u ufficio tecnico, un centro informatico ed un centro di telecontrollo.

La direzione dal 1912 ad oggi

Azienda Municipalizzata del Gas

7.2.1912- 28.12.1914    Presidente: ing. Rodolfo Vanzetto

Fino al 9.1.1940          Pres. Luigi Santagostino

Fino al 27.3.1945        Pres. Ettore Rossi Casè

Fino al 6.12. 1946       Pres. Mario Bolzoni

Fino al 6.12. 1951       Pres. Cesare Piazza

Fino al 23.12. 1951     Pres. Giuseppe Cozzi

Fino al 10.5.1953        Pres. Francesco Cantone

Fino al 20.5.1954        Pres. Silvio Gallina

Fino al 3.9.1956          Pres. Alfredo Resta

Fino al 16.5.1957        Pres. Aldo Vagnini

Fino al 16 .4.1960       Pres. Aldo Bagnini

Fino al 26 9. 1965       Pres. Francesco Soliano

Fino al 19.5.1970        Pres. Renzo Fugino

Azienda Servizi municipalizzati

Fino al 22.11.1973      Pres. Renzo Fugino

Fino al 15.11. 1976     Pres. Giuseppe Inzaghi

Fino al 20.4.1977        Pres. Ermanno Nobile

Fino al 14.11.1979      Pres. Michele Linsalata

Fino al 21.2. 1984       Pres. Renzo Consiglieri

Fino al 5.3.1985          Pres. Michele Linsalata

Fino al 6.3.1986          Pres. Vincenzo Giacalone

Fino al 10.11.1986      Pres. Carlo Pizzi

Fino al 12.4.1988        Pres. Luigi Leopizzi

Fino al 14.5.1988        Pres. Carlo Pizzi

Fino al 25.11.1991      Pres. Giovanni Balduzzi

Fino al 6.9.1993          Pres. Eugenio Sibilia

Fino al 31.12.1995      Pres. Giorgio Pagliano 

ASM Vigevano Azienda Speciale del Comune di Vigevano

Fino al 16.9.1996        Pres. Giorgio Pagliano

Fino al 3.7.2000          Pres. Alfredo Galullo

Fino al 18.12.2001      Pres. Antonella Mairate 

ASM Vigevano e Lomellina SpA 

Dal 19.12.2001 pres. Rosario Ricci Mandoliti

 

 

 

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