Venanzio Garbarini inizia il proprio apprendistato meccanico e metallurgico alla Angelo Ornati. Dopo la prima guerra mondiale, in società con Reali, tenta di sfruttare le competenze metallurgiche acquisite e si dedica all’attività di fonderia lavorando il bronzo ed altre leghe. A cavallo dell’inizio degli anni ’20 l’apprendistato imprenditoriale di Garbarini si arricchisce di una nuova esperienza con l’impegno a collaborare da esterno alla manutenzione degli impianti della Ursus Cuoio, cioè della maggior impresa calzaturiera di Vigevano fondata da Bertolini e Magnoni nel 1918. Il rapporto con Pietro Bertolini rappresenta un vero e proprio punto di svolta per Garbarini. Mentre si occupa della manutenzione degli impianti della Ursus Cuoio, inizia a riprodurre per quest’ultima alcune delle macchine più semplici, dapprima quella per la “increna” e, successivamente, costruisce una “montagancetti per Ideal”, che rappresenta una soluzione semplificata di una macchina della U.S.M. E’ interessante rilevare come in quegli anni, ad ulteriore testimonianza dell’intersecarsi delle iniziative dei futuri imprenditori meccano calzaturieri, Venanzio Garbarini si avvalga per le lavorazioni al tornio delle competenze di un’altra figura storica del comparto vigevanese, qual è stata quella di Francesco Colli. Alla relazione professionale con la Ursus Cuoio è infine associato l’ultimo passo di queste vicende iniziali dell’imprenditore vigevanese, e cioè l’avvio nel 1924 dell’Officina Meccanica Garbarini. E’ infatti lo stesso Bertolini a contribuire alla nascita dell’officina fornendo parte del capitale, 2mila lire, che concorrerà all’acquisto delle macchine utensili necessarie all’attività meccanica di Garbarini: un tornio, una limatrice ed un trapano. |
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